Cosa comunica Booking all’agenzia delle entrate?

Booking.com, come altre piattaforme online di prenotazione alloggi, è tenuta a rispettare la legislazione fiscale in vigore nei vari paesi in cui opera, compresa l’Italia. A partire da una normativa introdotta dal 2019, le piattaforme di intermediazione sono obbligate a comunicare all’Agenzia delle Entrate i dati delle transazioni effettuate dai soggetti che offrono servizi di alloggio tramite i loro siti. Ciò significa che Booking.com deve inviare periodicamente un elenco dettagliato delle prenotazioni effettuate riguardanti alloggi situati in Italia, compresi i dati identificativi dei soggetti che offrono l’alloggio (come nome, cognome, codice fiscale, partita IVA), le date delle locazioni, gli importi delle transazioni e altre informazioni rilevanti per il calcolo delle imposte dovute dai locatori.

Attraverso questo scambio di informazioni, l’Agenzia delle Entrate può incrociare i dati ricevuti con quelli dichiarati dai contribuenti per prevenire e contrastare l’evasione fiscale nel settore dell’affitto turistico. I locatori hanno l’obbligo di dichiarare tali redditi nelle proprie dichiarazioni fiscali e pagare le tasse relative.

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